Galileo Galilei

Galileo, nato a Pisa nel 1564, ha avuto un grande successo come filosofo e matematico a Padova. Ha costruito un cannocchiale per osservare i corpi celesti e ha fatto scoperte sorprendenti, come le fasi di Venere e i satelliti di Giove. Le sue scoperte hanno sfidato le credenze dell'epoca e hanno contribuito a cambiare il modo in cui comprendiamo l'universo.



La novità della posizione di Galileo

La posizione di Galileo è stata rivoluzionaria perché ha fornito la prima prova empirica della teoria copernicana. Grazie a lui, la teoria eliocentrica è diventata una vera e propria teoria scientifica con un significato fisico oggettivo. La Chiesa aveva tollerato la teoria come un'ipotesi interessante, ma Galileo ha dimostrato che poteva spiegare meglio i fenomeni. Tuttavia, è importante ricordare che la Chiesa non accettava l'affermazione che il Sole fosse "realmente" al centro dell'universo, perché andava contro le Sacre scritture.


La condanna e l'abiura:

Galileo, per la sua posizione a favore del copernicanesimo, è stato condannato dalla Chiesa. Ha dovuto difendere la libertà della ricerca scientifica e chiarire i rapporti tra fede e scienza.



La critica al "principio di autorità":

Galileo sostiene che il "principio di autorità" si basa su un sapere astratto e privo di riscontro nella realtà. Egli invece propone di utilizzare l'esperienza, l'osservazione e la ragione come fondamenti del metodo scientifico. Questo approccio permette di ottenere una conoscenza più concreta e verificabile.



Sensate esperienze e necessarie dimostrazioni:

Il metodo galileiano si basa sull'osservazione dei fenomeni naturali attraverso "sensate esperienze". Galileo valorizza l'importanza dell'osservazione diretta, come nell'anatomia, per comprendere la struttura degli organismi. Questo metodo contrasta con l'approccio basato solo sui testi antichi, come sottolineato nel Dialogo sopra i due massimi sistemi.



Il ruolo dell'esperimento:

Galileo credeva che gli esperimenti in laboratorio fossero fondamentali per confermare o verificare le ipotesi scientifiche. Lui pensava che semplificare i fenomeni naturali, creando condizioni controllate, aiutasse a ottenere risultati più chiari e affidabili. In questo modo, gli scienziati potevano isolare gli elementi che potevano influenzare i risultati e concentrarsi sulla verifica delle ipotesi. Questo approccio sperimentale ha contribuito a sviluppare la scienza moderna come la conosciamo oggi.



La visione quantitativa dell'universo:

Galileo credeva che la matematica fosse fondamentale per comprendere l'universo. Secondo lui, l'universo è come un libro scritto in linguaggio matematico, con figure geometriche come triangoli e cerchi. Questo approccio matematico alla conoscenza permette di capire la realtà fisica.



Domande pagina 60

  1. A Galileo si deve la prima verifica di tipo empirico della teoria copernicana dotata di un significato fisico oggettivo. La novità della posizione di Galileo consiste proprio nel sostenere che il copernicanesimo rispecchia la vera struttura fisica dell'universo e non è semplicemente una delle tante congetture possibili. 
  2. Galileo si vide costretto ad approfondire l'analisi della Bibbia e sostenne che essa avesse uno scopo etico religioso e non scientifico. Tra scienza e fede dunque non c'è contraddizione ma separazioni di competenze.
  3. Alla base del metodo Galilei c'è una serrata critica al "principio di autorità" il sapere che si richiama tale principio è per Galileo un sapere libresco, una costruzione astratta e sterile incentrata sull'esegesi dei testi tradizionali


Domande pagina 62

  1. Galileo ricorrendo a una fortunata formula, parla di "sensate esperienze", ossia di esperienze compiute mediante i sensi e in modo particolare la vista che offre le maggiori garanzie poiché è il senso "sopra tutti gli altri eminentissimo". Il metodo Galilei non si limita a conferire valore all'esperienza sensibile e all'induzione di leggi generali dall'osservazione dei fenomeni e dei casi particolari.
  2. Un altro approccio fondamentale per la ricerca scientifica di Galilei è quello ipotetico-deduttivo, cioè il procedimento che consente di inferire determinate conclusioni partendo da un'intuizione di base, quindi di formulare un'ipotesi attraverso deduzioni logico-matematiche.
  3. Le ipotesi e le teorie devono sempre ottenere il "cimento", cioè la conferma o verifica sperimentale. La scienza moderna non si accontenta di un riferimento generico all'esperienza ma invoca la necessità di creare in laboratorio le condizioni per la verifica dell'ipotesi.
  4. Significa che lo scienziato deve spogliare la natura di ogni considerazione di carattere qualitativo e soggettivo, per studiare soltanto i rapporti quantitativi e matematici.

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